Un giovane funzionario di banca italiano di stanza a Hong Kong, Giorgio Sarli, viene ucciso nel suo appartamento insieme alla prostituta cinese con la quale ha passato la notte. Il fratello maggiore, Vittorio, architetto romano, parte alla volta dell’estremo oriente per comprendere le ragioni di quella morte assurda e riportare a casa la salma. Ad attenderlo trova una città cangiante e in perenne movimento, e un ispettore bizzarro che indaga sulla violenza metropolitana con l’antico, e forse anacronistico, rispetto orientale per i tempi naturali della verità.
Pochi giorni dopo l’omicidio dell’italiano, una ragazzina cinese, ex tossica, viene violentata fino alle estreme conseguenze e lasciata cadavere di fronte all’ingresso di una clinica. Che cosa hanno in comune i due omicidi? C’è qualcosa che unisce questi eventi? È solo casualità o crudele pianificazione? In un susseguirsi di giorni e notti vorticosi, Vittorio si addentrerà nella vita sconosciuta del fratello insieme a Julia, affascinante collaboratrice di una rivista ambientalista, e tra timori e sensi di colpa farà scoperte del tutto inattese.
“I fiori di Hong Kong” è una storia cattiva, di delusioni, dove la verità non arriva, l’amore è scarnificato e l’ambiente, una metropoli sconosciuta e ostile, avvolge come un lungo sogno straniante.
Il romanzo compare nella sezione Le diverse vie del romanzo contemporaneo dell’antologia per il primo biennio della scuola secondaria di secondo grado “Mondi ed esperienze” (Palumbo editore).
Prova di scrittura evocativa e raffinata.
Scrittura di confine, sfiora il thriller con l’intento, in realtà di raccontare oltre.
Ogni figura è curata e credibile. Merito non solo dello stile di scrittura, ma anche di una notevole sensibilità sociale e umana a monte.
